01.

Tutto inizia con il galvanometro

Nella scienza e nella tecnica se una cosa non si può misurare non serve a niente. Per questo, a fianco dei pionieri dell’elettricità, un posto nella storia spetta a chi ha creato i relativi strumenti di misura. Il primo è stato il tedesco Johann Schweigger che, nel 1821, ha ideato il galvanometro per misurare l’intensità di una corrente elettrica. In seguito il francese Antoine Becquerel ha sviluppato una versione più precisa e versatile: l’amperometro.

00.
Nascita
galvanometro
1821

Ideato dal tedesco Johann Schweigger
Primo
contatore
1879

Inventato da Thomas Edison
02.

Misurare i consumi: i primi contatori

Con le prime forniture di elettricità si è reso necessario misurare i consumi. Il primo contatore è stato inventato da Thomas Edison, nel 1879. Altri modelli sono stati costruiti da Hermann Aron 1884 e da Ottó Bláty nel 1889. In seguito è cominciata la produzione industriale anche da parte di aziende italiane, come Marelli, che aveva una grande fabbrica già negli anni Venti, e poi Magrini, Vanossi, Fantini, Terraneo, Veronesi, CGS.






03.

Il contatore “a gettoni” e i gettoni di ghiaccio

È degli anni ‘40 il primo contatore “a gettoni”: si introduceva nella fessura una lira e si riceveva in cambio un kilowattora di energia. Ci fu anche chi realizzò dei gettoni di ghiaccio delle dimensioni di una moneta per ricevere la corrente gratuitamente: sciogliendosi, non lasciava tracce se non la ruggine nella cassetta delle monete; proprio attraverso la ruggine si scoprì la frode e i contatori a moneta furono presto rimpiazzati con modelli che prevedevano la fatturazione mensile.

04.

Il contatore monofase e il “Maradona”

Negli anni ‘60 entra nelle case degli italiani un oggetto in bachelite dal design inconfondibile. È un contatore monofase ed è dotato di un disco che, per effetto dell’induzione magnetica, ruota in modo proporzionale rispetto alla potenza consumata e misura in wattora l’energia elettrica. Nel decennio successivo il contatore viene integrato con un apparato di sicurezza automatico: in caso di cortocircuito o sovraccarico grazie a un interruttore si interrompe il flusso di energia elettrica. Per il suo colore azzurro, negli anni ’80, questo modello viene battezzato dai tecnici napoletani “il contatore Maradona” per rendere omaggio a chi, nel 1987, regalò il primo scudetto alla città.

05.

Enel e il primo smart meter

La figura del letturista, che si presenta di casa in casa con la frase “Buongiorno, luce!” per leggere il contatore, scompare con l’avvento di quelli elettronici che permettono la lettura da remoto. In questo campo un ruolo da apripista lo ha avuto Enel che, a cavallo del secolo, ha progettato e realizzato il primo smart meter al mondo e l’ha installato per primo nelle case di tutti i suoi clienti italiani, per poi esportarlo anche in altri Paesi. Ha uno schermo a cristalli liquidi multifunzionale ed è stato disegnato da Michele De Lucchi, uno dei maestri del design italiano: diventerà un oggetto domestico e rassicurante nell’aspetto, un esempio di good design, di innovazione al servizio dei clienti.

06.

“Per un designer progettare un contatore è una cosa molto particolare perché è un oggetto che per anni rappresenta l’azienda e fa da interfaccia con i clienti. Oltre alle funzionalità tecniche è fondamentale la sua forza simbolica. E disegnare oggetti che devono vivere per tanto tempo è una grande sfida”

Michele De Lucchi, architetto e designer

06.

Il contatore elettronico di seconda generazione

Dopo 15 anni dal primo, De Lucchi disegna anche il contatore elettronico di seconda generazione, battezzato Open Meter, presentato alla Triennale di Milano nel 2016, attualmente in fase di installazione in Italia. Può memorizzare e trasmettere molti più dati e inviarli quasi in tempo reale, e ciò consente ai clienti di acquisire maggiore consapevolezza dei propri consumi e di diventare attori protagonisti del mercato energetico.

Presentazione Open Meter
2016
07.

Smart grid: il futuro è appena cominciato

I contatori elettronici sono la spina dorsale delle smart grid, le reti intelligenti per la distribuzione dell’elettricità: una sorta di “Internet dell’energia” in cui i piccoli autoproduttori (per esempio i possessori di un impianto fotovoltaico) possono immettere in rete l’elettricità in eccesso. Grazie alla digitalizzazione, le smart grid favoriscono la diffusione delle energie rinnovabili, oltre a migliorare l’efficienza complessiva della rete in un’ottica di sostenibilità ambientale e di economia circolare. Il futuro è appena cominciato.

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