01.

Tutto cominciò con il borotalco

Che cosa hanno in comune il borotalco, lo shampoo ossigenato “Spumaboro” e l’energia geotermica? La risposta è in una località, Larderello, al centro della “Valle del Diavolo”, così chiamata per la presenza dei soffioni boraciferi dove fu scoperto il borotalco. Dove, nel 1818, l’ingegnere Francesco Giacomo Larderel fondò il primo impianto industriale al mondo nel settore chimico per ricavare acido borico dal vapore geotermico e usarlo per prodotti chimici (tra cui lo shampoo). E dove, soprattutto, ebbe inizio un’altra storia: quella della geotermia.

00.
Primo impianto industriale
1818

Fondato dall’ingegnere Francesco Giacomo Larderel
Prima centrale geotermica
1913

Situata a Larderello, unica al mondo fino al 1958
02.

Un (doppio) primato italiano

Nel 1904, nell’impianto di Larderello, il nuovo direttore Piero Ginori Conti usò il calore della Terra per accendere cinque lampadine e generare elettricità, per la prima volta al mondo: nasce così l’energia geotermica. Sempre a Larderello, nel 1913, sorse la prima centrale geotermica al mondo (e l’unica fino al 1958): fra i suoi primi utilizzi c’era l’alimentazione elettrica della fabbrica di tessuti della famiglia Lardarel.

03.

03.

Che cos’è l’energia geotermica

Il funzionamento di una centrale geotermica si basa sul vapore proveniente dal cuore della Terra, fonte di energia rinnovabile, che viene estratto e usato per azionare le turbine di un generatore di elettricità.

04.

La geotermia di Enel

Alla sua nascita, nel 1962, Enel ha ereditato i siti geotermici toscani, e da allora ne ha ampliato la produzione. Oggi disponiamo di 34 centrali geotermiche, per un totale di 37 gruppi di produzione, distribuiti in Toscana tra le province di Pisa, Siena e Grosseto, che fanno dell’Italia il primo produttore europeo di elettricità geotermica. Inoltre il Gruppo gestisce impianti geotermici in Cile e negli Stati Uniti, per una capacità installata totale di 878 MW e una produzione che nel 2019 ha toccato i 6149 GWh.

05.

Il futuro di innovazione e condivisione

La geotermia di Enel guarda al futuro con soluzioni all’avanguardia. Un esempio è l’impianto avveniristico di Stillwater, in Nevada, che integra geotermia, solare fotovoltaico e solare termico. Un’innovazione che si salda con la tradizione e la scoperta: il distretto geotermico toscano, che ospita la centrale di Cornia 2, prima al mondo ad abbinare geotermia e biomasse, contribuisce ad alimentare la produzione sostenibile di specialità enogastronomiche locali. Si è creato così anche un circuito di turismo sostenibile su tutto il territorio geotermico, al centro del quale c’è il Museo della geotermia a Larderello, ospitato nel palazzo del Conte De Larderel, che racconta la suggestiva storia di questa risorsa naturale.

Capacità geotermica installata in Italia
766MV
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