01.

Una Prima in tutti i sensi

Quella sera alla Scala di Milano era in programma la prima della Gioconda di Ponchielli. Ma la data, il 26 dicembre 1883, è passata alla storia per un altro motivo: la sala era illuminata da 2880 lampade elettriche, per la meraviglia del pubblico. Sull’onda del successo l’esperimento fu imitato presto in altre città, da Napoli a Venezia. Da subito insomma le centrali elettriche italiane hanno illuminato i teatri: capolavori di architettura ma anche monumenti all’arte che più caratterizza l’Italia nel mondo.

00.
Lampade
elettriche
2880

Illuminarono la Scala di Milano il 26 dicembre 1883
Illuminazione Duomo di Milano
1883

Prima illuminazione elettrica del monumento
02.

Da Milano a Napoli, chiese e piazze d’Italia

Altrettanto entusiasmante la prima illuminazione elettrica del monumento simbolo di Milano, il Duomo con la sua piazza, sempre nel 1883. E anche in questo caso l’esempio è stato seguito presto in tutta Italia. Particolarmente scenografica è stata nel 1890 l’illuminazione di Piazza del Plebiscito con la chiesa di San Francesco di Paola e la prima illuminazione del Teatro San Carlo, a Napoli, la città che diventerà la sede dell’Archivio Enel.

03.

La tecnologia per valorizzare l’arte

L’illuminazione dei monumenti oggi è una pratica diffusa e apprezzata, che richiede competenze tecnologiche e artistiche. La luce di Enel ha valorizzato alcune fra le chiese più famose al mondo, come il Duomo di Firenze e la basilica di San Francesco ad Assisi, e simboli universali come il Pantheon di Roma e la Torre di Pisa, ma anche un gioiello isolato nella campagna toscana come l’abbazia di San Galgano.

“Enel lavora da sempre per unire evoluzione della tecnologia e sostenibilità, coniugando sviluppo e tradizione, anche nel valorizzare il patrimonio artistico italiano”

Carlo Tamburi, Direttore Enel Italia

04.

Pompei, un’area unica al mondo

Un discorso a parte merita l’illuminazione notturna degli scavi di Pompei, realizzata da Enel nel 2000 e poi, di nuovo, nel 2017: non un singolo monumento ma un’intera area archeologica, unica al mondo. Nel nuovo allestimento un sistema di controllo a distanza regola l’intensità luminosa di ognuno dei punti luce del percorso, così da creare suggestioni diverse per gli ambienti e i singoli reperti.

05.

Spettacoli di luce e impegno civile

Era una serata di festa a Brescia, per la visita del Re d’Italia Umberto I. Era il 1878 e per l’occasione le strade e i monumenti della città furono il palcoscenico di uno dei primi esperimenti di illuminazione elettrica pubblica. Da allora celebrare eventi speciali con spettacoli di luce è diventata la norma, non solo per occasioni gioiose ma anche come segnale di impegno civile: a Roma, per esempio, abbiamo illuminato il Campidoglio nella giornata contro la violenza sulle donne e il Foro Romano per denunciare l’inquinamento da plastica negli oceani.

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